RIDEREMO DELLE FARFALLE DORATE

Lo spettacolo, andato in scena al Padiglione Lombroso del Museo della Psichiatria di Reggio Emilia, è l’esito del laboratorio “Chiamata alle Arti per il Re Folle”. Gli allievi attori, con la consulenza dello psicoterapeuta dott. Ruozzi, hanno lavorato sia sul personaggio del dramma assegnato loro, sia alla creazione del “paziente-attore” che avrebbe dovuto metterlo in scena, creandone il background e facendone emergere uno specifico disturbo prendendo spunto dai tratti salienti dei personaggi del Re Lear.

APPROFONDIMENTI

Tratto da “Re Lear” di William Shakespeare
Costumi e allestimento scenografico di Ilaria Carmeli, Julia Rossi e Valentina Solinas
Sonorizzazioni a cura di Michele Tommasini  
Con la consulenza dello psicoterapeuta dott. Andrea Ruozzi
Con la collaborazione degli allievi dell’istituto Blaise Pascal, per la realizzato la locandina 

TRAMA – PRESENTAZIONE


Siamo nel 1923. La direttrice di una struttura psichiatrica decide di far allestire ai suoi pazienti un’opera teatrale: il Re Lear di Shakespeare, testo che già tratta ampiamente il tema della follia e dell’emarginazione.

Le scene del Bardo, mantenute nella loro interezza, si alternano a momenti in cui i pazienti prendono il sopravvento sul loro personaggio e l’intervento del personale deve ristabilire l’ordine.

In questo omaggio al Marat/Sade di Peter Weiss la compagnia ha voluto compiere un vero viaggio di esplorazione del testo, rendendone ancora più esplicita e coinvolgente la complessità psicologica.

L’impatto emotivo e l’immersività per il pubblico erano amplificati dall’allestimento itinerante, che accompagnava gli spettatori all’interno delle sale museali, un tempo appartenenti all’ospedale psichiatrico. 

Scrivici per qualsiasi informazione