OTELLO 

Lo spettacolo ha debuttato nella Tenuta Venturini Baldini di Reggio Emilia e si è trattato del frutto di una coraggiosa operazione di crowd funding intrapresa durante il lock down. 

Il progetto, chiamato “Sognando Otello – produrre teatro in tempi incerti”, ha fatto leva sul desiderio urgente di non arrendersi a quella che sembrava una completa battuta d’arresto, dimostrando che il pubblico voleva sostenere il teatro. Insieme alla compagnia sono statae coinvolte diverse maestranze del campo, anch’esse colpite dall’improvvisa chiusura delle stagioni.

APPROFONDIMENTI

di William Shakespeare, 
Regia di Ilaria Carmeli
Musiche originali di Davide Borghi
Scenografia di AO.
Costumi di Bottega del Teatro
MUA Black Vanilla
Tecnico luci e audio Stefano Tirelli
Assistente alla regia Francesca Marziano
Direttrice di palco Natascia Veroni

TRAMA – PRESENTAZIONE

La vicenda inizia col trionfo di Otello, che nominato da poco generale della Repubblica Veneziana, sposa l’amata Desdemona, figlia del ricco Brabanzio. La scena si sposta quasi subito a Cipro dove, grazie ad una provvidenziale tempesta viene sgominata la flotta nemica. Tutte queste fortune accendono l’invida dell’alfiere Jago, il quale, tessendo una diabolica rete di inganni convincerà Otello che Desdemona lo tradisce con il Luogotenente e amico, Michele Cassio. Il piano prende poi una piega disastrosa, provocando una serie di morti che culmina quando il Moro, acciecato dalla gelosia, uccide la moglie e si toglie la vita.

Con l’intento di ribadire l’importanza di mantenere vivi i testi classici, Otello sembrò il testo ideale per questa operazione, vista l’attualità dei temi trattati.

Il femminile, il diverso, le fake news sono alla base della trama di questo dramma.

La messa in scena, seguendo le linee di principio della compagnia non si è staccata dal testo, non ha richiesto rielaborazioni né decontestualizzazioni. La recitazione è dinamica, fisica e intensa, la scenografia gioca sulle luci, sui livelli e le forme. La musica penetra nel testo rendendosi a tratti parte vera e propria della scena e non solo colonna sonora. Il messaggio resta il fulcro centrale della messa in scena, che spazia da momenti di comicità a picchi di crudeltà e di dramma.

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